Quando ASPORTARE UN NEO?

Seguiamo una semplice regola, ricordando le prime 5 lettere dell’alfabeto: A-B-C-D-E.

A: asimmetria. I nei comuni e benigni hanno solitamente forma tondeggiante e simmetrica.

B: bordi. Regolari per neo benigno, irregolari e frastagliati per melanoma (vedi foto).

C: colore. Uniforme per neo comune.                                        

D: dimensioni. Pericoloso se superiore a 6 mm. Parametro poco attendibile.                         

E: evoluzione. I nei che nel tempo cambiano forma e/o dimensione sono sospetti per melanoma e vanno asportati senza indugio in via precauzionale ed esaminati.

COME SI ASPORTA UN NEO? L’intervento è routinario il che non vuol dire che sia semplice. La difficoltà è data dalla sede, quale solitamente può essere il volto e dalla ricerca di un buon risultato estetico. Innanzitutto asportare un neo con il Laser non è corretto perché l’energia vaporizza la lesione e non possiamo quindi esaminarla istologicamente. La asportazione viene condotta in anestesia locale, incidendo secondo delle linee ben precise che vanno sotto il nome di linee di Langer e che bisogna conoscere preventivamente. Il neo va asportato con un minimo di tessuto sano circostante “di sicurezza”. Una buona emostasi è necessaria ai fini di una buona sutura, meglio se intrademica per lasciare minor segno. La cosa importante, una volta ricevuto l’esame anatomopatologico, è leggere, dopo la diagnosi, la frase “margini in tessuto sano” oppure “lesione escissa” che ci da il riscontro di una asportazione effettuata in modo corretto. Per alcune sedi ed in presenza di nei di generose dimensioni, occorre un lembo per chiudere la ferita e ciò complica un po’ le cose. Ma in mani esperte tutto si risolve.